Provincia di PotenzaIniziativa di solidarietà per il Burkina Faso

È stato inaugurato nei giorni scorsi in Africa, a Gorom Gorom (nella regione del Sahel, in Burkina Faso)     un piccolo caseificio per la produzione di burro, yogurt e formaggi, realizzato nell’ambito del progetto di cooperazione internazionale Enndam, cui ha aderito la Provincia di Potenza, attraverso l’assessorato alle Politiche Sociali, Pace e Immigrazione, sostenuto a livello nazionale da enti, istituzioni e associazioni fra le quali la Regione Piemonte, sei Amministrazioni comunali del Piemonte, con il coordinamento dell’organizzazione non governativa Lvia. Alla base dell’adesione la volontà della Provincia di Potenza, si legge in un comunicato stampa dell’ente, di “fare leva sulla potenzialità di sviluppo economico del territorio, dove sono presenti oltre 180 allevatori, trasformando la solidarietà in una concreta opportunità di sviluppo”, in quella che è la regione più povera del Burkina, dove da anni convivono pacificamente uomini di etnia e religione diversa (animisti, cristiani e musulmani). All’inaugurazione del caseificio (per la cui realizzazione la Provincia ha contribuito con un importo di 10 mila euro) ha partecipato una delegazione composta dai rappresentanti degli enti e delle associazioni che hanno promosso l’iniziativa, fra i quali, in rappresentanza della Provincia di Potenza, l’assessore alle Politiche sociali, Michele Iacovera, la responsabile del settore Politiche sociali, Marcella Avena e il consigliere provinciale Raffaele Soave. Nel caseificio sono attualmente impegnate una quindicina di donne, coordinate da un veterinario del Burkina che si è specializzato in Italia, presso l’azienda Locatelli, nella lavorazione dei prodotti lattiero caseari. Il popolo del Burkina è prevalentemente un popolo di allevatori nomadi che ha cominciato un processo di sedentarizzazione. “Durante il soggiorno in Burkina, la delegazione lucana ha partecipato a una serie di incontri istituzionali, fra i quali: la visita al sindaco della capitale del Burkina, Ouagadougou, Simon Compaoré; al sindaco di Gorom Gorom (cittadina di 15 mila abitanti), Moussa Ohaya Diallo; al vescovo e all’Imam e ad altri rappresentanti del governo locale. La delegazione ha, inoltre, visitato un centro di formazione, realizzato dalla Ong, un centro di ricamo per le donne, i villaggi, le scuole (realizzate con un finanziamento dei comuni piemontesi) e le miniere d’oro “dove uomini donne e bambini trascorrono le loro giornate a setacciare terra in buche profondissime e in condizioni spaventose”, come ha commentato l’assessore Iacovera. “Questa esperienza – ha detto l’assessore Iacovera – ci ha fatto toccare con mano la miseria in cui vivono i popoli africani. Di qui l’importanza di azioni di solidarietà concreta, finalizzate alla creazione di filiere produttive, che oltre a migliorare le condizioni di vita degli abitanti di queste zone poverissime, innescano percorsi di sviluppo capaci di arginare il fenomeno migratorio verso i paesi occidentali. Inoltre, in questa zona del Burkina abbiamo imparato che la convivenza fra uomini di religioni diverse è possibile. Qui musulmani, cristiani e animisti convivono, lavorando insieme per lo sviluppo del paese. Un esempio concreto che il dialogo interreligioso può esistere”. “Auspichiamo pertanto – ha concluso l’assessore Iacovera - che la Provincia possa continuare in futuro, con piccole somme, a realizzare interventi di solidarietà con ripercussioni concrete per le popolazioni dell’Africa”.

26 gennaio 2009



Classe 1968 di Pietragalla